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Quali lavori di casa eseguire in estate?

Questo perché si hanno più ore libera a disposizione, più luce di cui godere, tutte cose che ci permettono di svolgere i lavori di manutenzione e ristrutturazione con più calma e precisione!


Ad esempio, il periodo che va da giugno a settembre è il più indicato per ritinteggiare le pareti di casa, poiché tendenzialmente le finestre restano aperte per tutto il giorno e la circolazione dell’aria permette un’asciugatura più rapida della pittura.


Preparate i muri con carta vetrata e stucco e scegliete il prodotto adatto alle vostre esigenze, come ad esempio un’idropittura che possa essere lavabile, superlavabile, traspirante, igienizzante, antimuffa.


La scelta del colore dipende invece non solo dai gusti personali, ma anche dal tipo e dalle dimensioni dell’ambiente, nonché dalla luce naturale.


Ad esempio, i colori aumentano la luminosità e allargano visivamente i locali; le tinte fredde, come il blu, hanno un effetto rilassante; le tonalità scure di solito vengono usate per mettere in risalto una parete.


Durante l’estate si possono anche cambiare infissi e serramenti, procedere con ristrutturazioni o lavori importanti, come il rimpiazzo delle tubature in bagno o la trasformazione della vasca in doccia.


Anche il cambio o la manutenzione di caldaia, stufe e camini è consigliabile che avvengano nel periodo estivo per non incorrere in problematiche legate al freddo o alla mancanza dell’acqua calda.Inoltre, verso settembre i prezzi dei condizionatori cominciano a calare sensibilmente quindi può essere un buon momento per pensare ad installare un nuovo impianto.


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3 errori stupidi che commettiamo tutti… o quasi!

  1. Lasciare i tubi aperti durante l’inverno ❄️
    È il classico errore che tutti facciamo, soprattutto quando si parla di seconde case che restano vuote durante i mesi invernali.
    Se si commette lo sbaglio di lasciare aperta l’acqua, come è ben prevedibile i tubi si geleranno, fino ad arrivare al punto di rompersi.
    La soluzione? Ricordarsi sempre di chiudere il rubinetto prima di andare via!
  2. Versare i residui di grasso nello scarico della cucina 😤
    Avete l’abitudine di versare il grasso residuo e accumulato sul fondo della padella nello scarico della cucina?
    Bene, sappiate che state commettendo uno dei più grossi errori, che può procurare danni irreparabili alle vostre tubature!
    Il grasso animale infatti è il non plus ultra per l’intasamento dell’impianto fognario 🙈
  3. Gettare oggetti, carta o altre cose che non dovresti nel WC 🤯
    Tutti almeno una volta abbiamo commesso l’errore di farlo, ma sappi che sarebbe potuto costarti caro.
    La principale causa di danni alle tubature di scarico è l’ostruzione di queste, dovuta ad un accumulo di carta non idonea o altri oggetti che vanno ad accumularsi e creare pericolosi ingorghi.

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Come scegliere i giusti attrezzi da muratore? Scopriamolo insieme!

Partiamo dalle basi: PAROLA D’ORDINE MISURARE!

Nel lavori di muratura è fondamentale misurare ogni lunghezza, controllare che tutto sia ben allineato e controllare che le superfici siano in piano.

Per questo vengono in nostro soccorso preziosi strumenti, fra cui i più importanti:

  • Il METRO, da scegliere fra pieghevole, a nastro o elettronico, in base alle nostre esigenze e alle lunghezze che dobbiamo misurare.
  • La STADIA, anche detta regolo da muratore, che permette di allineare gli elementi.
  • La SQUADRA DA MURATORE, una squadra di metallo che può avere lati lunghi fino ad un metro, e forma un angolo retto di 90º.
  • La LIVELLA A BOLLA, e perché no, anche il FILO A BIONDO, indispensabili per verificare l’orizzontalità o la verticalità di un piano.

Prendere le misure non è tutto, bisogna infatti tracciarle sulle superfici con precisione!

È qui che vengono in nostro soccorso:

  • FILO DA MURATORE, una cordicella tesa tra due punti che permette di allineare con facilità mattoni e pali, o ci aiuta a tracciare linee rette su superfici verticali.
  • POLVERE PER TRACCIARE, da inserire nel tracciatore a polvere per disegnare una linea retta su una struttura.
  • SPRAY TRACCIANTE, per dare forma alle fondamenta.
  • MATITE, PENNARELLI e GESSI.

Passando poi alla fase di costruzione vera e propria, vi ricordiamo di munirvi sempre di:

  • CAZZUOLA, utile per stendere malta, intonaco o gesso.
  • FRATTAZZO, che ci consente di porre la malta nel punto esatto dove andremo a stenderla.
  • MORSETTI, per mantenere in forma i regoli finché il cemento non sarà asciutto.
  • VASCHETTA, dove preparare i tuoi prodotti in polvere.
  • CARRIOLA, indispensabile per il trasporto di materiali ed attrezzi.
  • BETONIERA, per impastare i componenti della malta e del calcestruzzo.
  • INTONACATRICE, utile ad applicare l’intonaco sulla faccia.

Se invece il tuo intento è demolire, municipi di scalpello, mazzetta e martello da #carpentiere!

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Come scegliere cosa utilizzare fra malta, cemento, e intonaco?

Se siamo alle prese con dei lavori di muratura è indispensabile scegliere il materiale più adatto per garantire sicurezza e longevità alla struttura in questione. Per farlo è quindi importante conoscere caratteristiche e differenze di queste tre polveri! Bisogna innanzitutto distinguere fra 3 categorie: leganti (come il cemento), malte e intonaco Vediamo ora come utilizzarli al meglio!

I leganti sono materiali in stato di polvere che, miscelati con acqua, danno vita ad un impasto che a contatto con l’aria o l’acqua si indurisce, creando aderenza e resistenza meccanica con le superfici su cui viene applicato. Sono leganti il cemento, il gesso e la calce. Le malte si ottengono invece dalla miscelazione di uno o più leganti con acqua, inerti (sabbia e ghiaia) e additivi. La sabbia conferisce alla malta resistenza meccanica e limita il ritiro dell’impasto durante le fasi di presa e indurimento.

Infine abbiamo l’intonaco, ovvero il rivestimento della muratura, che si crea mediante la stesura di più strati di malta con il fine di rendere la superficie piana e regolare, idonea a essere successivamente verniciata o finita con altri rivestimenti.

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10 Regole per la Corretta Manutenzione della Caldaia

1 – Ricordati SEMPRE di fare la manutenzione periodica degli impianti. 
È obbligatorio se si vogliono evitare sanzioni legate a motivi di sicurezza, ma non tutti sanno che c’è di più: un impianto ben regolato e ben mantenuto infatti consuma e inquina anche meno!

2 – Controlla la temperatura dell’ambiente prima di accendere l’impianto, poiché scaldare troppo la casa fa male alla salute (e alle tasche!)
19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario, e ricordate: ogni grado in meno sul termostato fa risparmiare dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

3 – Affidati a un cronotermostato intelligente: sono moderni dispositivi elettronici collegati ad App con le quali è possibile gestire e regolare la temperatura ed il tempo di accensione dell’impianto, permettendoci così di farlo solo quando è necessario e di risparmiare sulla bolletta!

4 – Applica valvole termostatiche su ciascun termosifone, così da poter aprire o chiudere la circolazione dell’acqua calda, mantenendo costante la temperatura impostata,  concentrando il calore  negli ambienti più frequentati ed evitando sprechi di energia!

5 – Presta attenzione alle ore di accensione: il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.
Solo gli impianti che hanno applicato cronotermostati, valvole termostatiche e, nei condomini, i ripartitori di calore, possono tenere acceso l’impianto di riscaldamento anche H 24!

6 – Installa pannelli riflettenti tra il muro e il termosifone, ti aiuterà a ridurre le dispersioni di calore.

7 – Chiudi persiane e tapparelle durante la notte per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.

8 – Non porre oggetti od ostacoli davanti e sopra i termosifoni per evitare di disperdere calore.

9 – Non trascurare l’isolamento termico di pareti e finestre!
Se la costruzione è stata fatta prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento di riqualificazione: così ridurrai i consumi di energia fino al 20% e potrai inoltre usufruire della detrazione fiscale del 65% sui costi dell’intervento.

10 – Rinnova l’impianto di riscaldamento, valuta di sostituire la tua caldaia tradizionale con una a condensazione che, recuperando il calore dei fumi di combustione, ti permette di risparmiare energia.

Per alcuni di questi interventi sono disponibili degli incentivi statali molto convenienti: seguici per rimanere sempre aggiornato e approfondire questi argomenti insieme!